Thursday 9 August 2012

I 3 tipi di buddha


Serie di lezione tenuta al Istituto Lamrim, Roma
I 3 tipi di buddha
Geshe Gedun Tharchin

Secondo la storia buddista indiana esistono tre ordini di esseri che hanno raggiunto il Nirvana, :
1. I buddha pienamente illuminati, coloro che hanno raggiunto la completa mente del Risveglio, ed hanno maturato la piena abilità per poter insegnare il Dharma secondo le necessità particolari di ogni essere.
2. I pratika buddha ossia, i buddha solitari, non hanno raggiunto la mente di piena illuminazione ma hanno superato tutte le emozioni afflittive. A causa della enorme compassione sviluppata rinunciano a divenire buddha completamente risvegliati ed anzi rifuggono i luoghi dove esiste già un Buddha perché i suoi insegnamenti bastano a condurre tutti gli esseri al vero Dharma. Così essi si ritirano in luoghi ove non esista un vero buddha ed insegnano non attraverso la parola ma attraverso il silente linguaggio del corpo. Praticano quindi intenzionalmente in luoghi solitari e soltanto al vederli gli esseri imparano il Dharma.
3. Gli sharvaka buddha, ossia i buddha uditori, non hanno tutte le capacità per insegnare il dharma autonomamente, ma seguono invece il Buddha e si assumono la funzione e la responsabilità di trasmettere i suoi insegnamenti quando il Buddha non c’é. Quindi dopo che il Buddha storico è trapassato i suoi insegnamenti sono stati trasmessi di lignaggio in lignaggio attraverso gli sharvaka buddha, buddha non sono ancora indipendenti perché non sono completamente illuminati ma che insegnano quello che hanno ascoltato dal Buddha.
Così abbiamo visto tre ordini di maestri e di modi di insegnamento. In questa nostra epoca del XXI secolo non è presente un Buddha storico, ed è anche molto difficile trovare uno sharvaka buddha,o un pratika buddha, quindi bisogna accontentarsi di fragili insegnanti (ridendo) che possono trasmettere solo un Dharma molto limitato per cui finisce che siamo tutti un po’ confusi. Noi dobbiamo riconoscere questa situazione dalla sua prospettiva storica e il l Dharma dei nostri tempi è come una fiammella in una notte di tempesta di fulmini, di vento e di assenza di luce.

A livello individuale però, il Buddha pienamente illuminato, uno sharvaka buddha o un pratika buddha, può essere sempre lì presente vicino a noi, perché ogni volta che noi ne abbiamo bisogno loro non fanno mai mancare la loro presenza, perché è il loro particolare dovere, perché è il risultato di causa e condizione, è questo è il risultato dell’incontro di due fenomeni interdipendenti.
Infatti il Dharma non proviene solamente da Buddha ma dall’incontro del Buddha con i suoi seguaci. Questo è un altro livello nel quale questi tre ordini di esseri possono esserci di aiuto.

All’interno di noi stessi coi sono questi tre buddha, e tutte queste buone qualità, e tutte queste qualità sono le nostre maestre ed insegnanti, le nostre guide . E’ un punto fondamentale quello di mantenere e preservare queste buone qualità, il che ci aiuta in modo diretto, mentre il Buddha ci può aiutare solo in modo diretto.

Comunque anche se si parla di Buddha, Dharma, Sangha, o di questi tre ordini di esseri, in ogni caso ci sono tre punti di vista dai quali devono essere visti:
il primo livello è quello storico, che è quello assolutamente convenzionale;
il secondo livello più sottile, è la loro onnipresenza, il fatto che loro possono essere sempre presenti interdipendentemente dalle nostre condizioni;
il terzo livello è invece quello che si manifesta all’interno di noi stessi con le qualità di Buddha, Dharma, Sangha.
Ed è questo un punto molto importante perché queste qualità interiori devono essere curate, ed il prenderci cura di queste qualità è la pratica. Quindi la meditazione è proprio prendersi cura di loro.

E’ questa una faccenda piuttosto complicata, perché per quanto sia facile prostrarsi e rendere omaggio ad una figura esterna, un Baghavan, un guru, un maestro o ad una statua, è molto più difficile rendere omaggio alle qualità che si trovano all’interno di noi stessi … ci sono mote statue dentro di noi, così preziose da non aver prezzo. Questi sono in effetti i nostri veri protettori, quindi ogni volta che leggiamo i testi, dobbiamo sempre rammemorarci delle nostre qualità interiori ed è una cosa che manca nella nostra vita quotidiana, è molto più facile costruire grandi templi e grande statue; guardate il Tibet in cui esistevano grandi statue e templi che sono stati comunque distrutti, l’unica cosa che si è potuta salvare è nel cuore dei tibetani stessi, ossia le loro qualità interiori , e quindi questo rende evidente che l’unico nostro protettore sono le nostre qualità interiori. Gli Stupa, i templi, le statue non sono altro che un prodotto artistico.

Riguardo a questi tre ordini di buddha non è quindi una questione meramente buddista perché è una riguarda ogni essere vivente, e può essere che qualcuno di questi buddha non abbia mai preso rifugio nei tre gioielli e che perciò non si rechi nemmeno in un centro buddista…
Può quindi essere si possa incontrare un buddha di ogni forma e di qualsiasi livello, in forma di bambino, di infermiere, medico, di professore, di cristiano, di ebreo, di povero, di ricco, evitiamo perciò di costringere le persone in una unica categoria evitando un cattivo Karma; aperto, flessibile e rilassato, questo è il vero Dharma, avere atteggiamenti integralisti rispetto alla propria religione o ruolo sociale, dimostra solo che non si è la persona migliore.

Possiamo ottenere benedizioni, energie, e trasformazioni della mente da tutti questi differenti buddha se solo riusciamo a difendere le nostre qualità interiori.