Monday 8 October 2012

Pratica di Lam Rim Jor Choe - Gedun Tharchin



Pratica di Jor Choe come raccolta di meriti
Gedun Tharchin

La pratica di Jor Choe è sempre buona per l’accumulazione dei meriti la quale è essenziale per la pratica del Dharma e per i nostri valori spirituali. L’accumulazione dei meriti avviene attraverso la presa di rifugio nei Tre Gioielli, la generazione della Bodhicitta, la preghiera dei Sette Rami, l’offerta del Mandala, la pratica del Lam Rim, il mantra di Buddha Shakyamuni e la preghiera finale mediante la quale i meriti vengono dedicati; questi sono tutti fattori che rendono piena di significato la nostra pratica. Ogni volta che ci troviamo ad affrontare guai, difficoltà, problemi, possiamo superarli attraverso l’accumulazione di meriti; per far questo è bene seguire una pratica regolare che comprenda l’offerta del Mandala, ciotole d’acqua, una buona preparazione dell’altare…tutti buoni fattori per accumulare meriti. Naturalmente anche dare aiuto ai bisognosi che è una cosa piuttosto difficile da giudicare in occidente poiché qui i mendicanti sembrano dei professionisti. E’ quindi difficile capire chi abbia realmente bisogno e chi no, ma in ogni caso se nostra intenzione nel donare è buona, l’azione vale lo stesso.

L’accumulazione dei meriti è come un investimento in banca: più se ne accumulano e più matureranno gli interessi e quindi si moltiplicheranno. E’ molto importante accumulare meriti; i miei genitori, ogni giorno, fanno un offerta che può essere incenso, ciotole d’acqua, lampade al burro, candele…purtroppo si usano gli incensi solo per aromatizzare l’atmosfera in casa, ma non come reale offerta per il Buddha, Dharma, Sangha. Comunque fare delle offerte è una cosa che torna sempre in modo benefico: quando si fanno le offerte a casa è necessario avere una mente tranquilla e serena; le statue non ne avrebbero in realtà bisogno, ma tutto questo fa bene a noi donandoci serenità mentale ed un’occasione per praticare la rinuncia.

L’estate scorsa sono stato in Puglia dove, in una chiesa a forma di trullo, c’erano delle candele votive elettriche che si accendevano inserendo una moneta di qualsiasi valore…è stato molto piacevole! Una candela viene sempre accesa per rischiarare qualcosa; ci sono molti esseri che noi non vediamo, quindi non possiamo sapere a chi stiamo facendo luce, ma c’è sempre qualcuno che ne ha bisogno, ed anche quando accendiamo dell’incenso ci sono degli spiriti, esseri viventi, che si nutrono di questo odore e la nostra offerta è un esempio di grande generosità, ma dipende sempre dalla nostra intenzione.

Ci sono quindi tanti modi per poter accumulare meriti, molte Puja si basano sulla musica, molti rituali, che riguardano divinità come dei protettori, durano giorni. E’ importante capire come possa avvenire l’accumulazione dei meriti perché tante volte non riusciamo a praticare il Dharma, a meditare, proprio perché, in realtà, manchiamo dell’accumulazione dei meriti. La felicità mentale è la maggiore ricchezza che deriva dall'accumulazione dei meriti. Nella società moderna si stanno sviluppando talmente gli ambiti scientifici e tecnologici al punto che rischiamo di trascurare la spiritualità…se stanno veramente così le cose. La nostra mente è troppo attratta e distratta da tutte queste cose tecnologiche e scientifiche e la nostra vita ne è influenzata, per cui a volte c’è una grande difficoltà ad avere un attimo d’incontro con il cammino spirituale.

Domanda:
Le dieci Azioni Virtuose fanno parte dell’accumulazione dei meriti?

Risposta:
Si. Ovviamente non le azioni in se, ma la loro pratica! Le dieci Azioni Virtuose sono quelle che si esprimono attraverso le tre porte che sono: le azioni compiute con il corpo, con la parola e con la mente; sono molto simili ai dieci comandamenti. Le azioni del corpo a loro volta sono tre: la prima è difendi la vita (che è simile al non uccidere); la seconda: prendi solo ciò che ti è dato; la terza: abbi rapporti sani con gli altri. Poi esistono le quattro azioni della parola: dire la verità, parlare con parole dolci, parlare con parole che uniscano e dire cose utili o non parlare a vanvera. Le tre azioni della mente sono: Compassione, Amore e Saggezza. Quindi mettere in pratica tutto questo è una grande accumulazione di meriti.

Domanda:
La meditazione è un’azione virtuosa o neutra?

Risposta:
Dipende da come definisci la meditazione.

Domanda:
Quindi se la meditazione è per mandare buona energia agli altri può essere considerata virtuosa, se è soltanto per calmare la mente allora è neutra?

Risposta:
Dipende dall’intenzione: se si vuole calmare la mente per il beneficio degli altri, allora la meditazione è un’azione virtuosa. Anche quando si dorme, se si dedica il proprio sonno agli altri, questo diventa un’azione virtuosa, e così per tutte le cose della vita, ossia tutto ciò che è necessario per sopravvivere se viene dedicato a beneficio di tutti gli esseri senzienti, questo darà un valore virtuoso a tutta la vita. Spieghiamo ora la differenza tra i cinque precetti e le dieci azioni virtuose. I cinque precetti sono dei voti, mentre le dieci azioni virtuose sono da considerarsi naturalmente tali, ma se vengono trasformate in precetti, ossia c’è l’impegno di mantenerle, allora assumono le negazioni che tutti conosciamo come “non rubare”, “non dire falsa testimonianza” ecc. Per cui quando si ruba ci sono due azioni negative che si compiono simultaneamente poiché non soltanto si va contro un’azione azione virtuosa naturale, che è quella di prendere soltanto ciò che ci è dato, ma si infrange il voto di mantenere il precetto che è il non rubare. Quindi le dieci azioni virtuose sono qualcosa che appartiene e riguarda ognuno di noi, in quanto sono azioni naturali e non occorre prendersi nessun impegno, mentre i cinque precetti sono qualcosa che determinate persone in determinate circostanze si impegnano a mantenere.

Domanda:
Ma allora che vantaggio c’è nel prendere i precetti?

Risposta:
Nella pratica del precetto c’è un’enfatizzazione, ossia se una persona decide di impegnarsi nel precetto, ci sarà un potenziamento della pratica la quale avrà maggior valore. Chiaramente praticando il precetto si accumulano molti più meriti perché da una parte c’è il normale merito che viene dal compiere un’azione virtuosa e dall'altra il merito di mantenere il precetto in cui ci si è impegnati. Tra i cinque precetti figura quello di non assumere sostanze intossicanti, cosa che ai tempi in cui fu composto, era riferito all'alcol  ma oggi, in Italia, è del tutto naturale bere, ad esempio, un bicchiere di vino ai pasti e questo non costituisce un’azione negativa, mentre se si uccide una persona c’è ovviamente un’azione negativa.

A causa di un’insoddisfazione di base si cerca conforto nelle sostanze intossicanti che rendono la persona fuori controllo e la mettono in condizione di commettere determinate azioni. Una persona può creare da solo delle azioni virtuose in quanto queste hanno una base naturale, mentre i precetti sono qualcosa a cui ci si deve conformare, quindi sono azioni che si devono evitare. Ad esempio il senso di guida: in Italia si guida a destra, mentre in Inghilterra a sinistra; ovviamente guidare a sinistra in Italia è un’azione negativa e viceversa in Inghilterra, quindi dipende dalle circostanze. Le azioni negative sono dunque inventate dagli esseri umani, non sono condizioni naturali.