Sunday 29 July 2012

IL FUTURO DI GANDHI - A sessant'anni dalla scomparsa, 30 gennaio 1948.



PRIMO CONVEGNO NAZIONALE
IL FUTURO DI GANDHI
A sessant'anni dalla scomparsa (30 gennaio 1948)

Il Centro per la Pace del Comune di Bolzano
Sala di Rappresentanza del Comune
Vicolo Gumer, 7 - BOLZANO
Mercoledì 30 gennaio 2008

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LA PROSPETTIVA INTER-RELIGIOSA DI GANDHI


Ven. Geshe Gedun Tharchin

The best of men always accept the best of teachings, whenever and wherever it may of found, in religion, moral, culture, or in the lives of individuals… And now the best of men, Mahatma Gandhi, has come to us with this best of gifts from the west.” By Ravindranath Tagore


Fede alla ricerca della comprensione

Cercare la verità è una naturale aspirazione umana, un risultato dell'intelligenza e della mente umane: queste qualità rendono gli esseri umani superiori agli animali. Tuttavia, le differenti condizioni umane rappresentano molte diverse esperienze e conoscenze e queste portano con sé varietà di vite e reciproche interazioni tra soggetti ed oggetti; ognuno ha, quindi, molti strumenti per investigare fatti e verità, al meglio delle proprie capacità. Di conseguenza, il riconoscimento delle realtà e del vero modo di ricercare esse sono i principi generali per fondare una religione, una fede o un Dharma.

Effettivamente, Buddha stesso insegnò le Quattro Nobili Verità nel suo primo discorso. I molti fondatori religiosi credevano che la Verità è il solo fenomeno che può soddisfare il naturale umano desiderio. Loro credevano che lo stato ultimo della felicità della mente è realizzabile, e che gli esseri umani hanno il potenziale sufficiente per raggiungerlo tramite le proprie esperienze. Inoltre loro credevano che ogni essere umano è responsabile del piacere degli altri e che il benessere di un essere umano deve considerare come bene gli altri.

Loro credevano anche che lo stato naturale delle cose è basato su una ed ultima realtà. Per esempio Buddha dice che la realtà ultima è la vacuità, giacché tutti i fenomeni sono vuoti di un'esistenza intrinseca in loro stessi. Gesù dice che l'universo è una creazione di un ultimo vero Padre.
Di conseguenza tutti i fondatori religiosi avevano una pura e gentile motivazione e i loro insegnamenti divennero questa grande risorsa per la felicità umana. 

Quindi io credo che rispettivamente ogni religione ha il potenziale di dare gli opportuni insegnamenti per guadagnare la pace della mente, se seguita come un'eccezionale sentiero spirituale. Naturalmente ogni essere umano ha il diritto e la possibilità di addestrarsi con tutte le diverse religioni affinché sviluppi una pratica religiosa organica e personale. Io non intendo dire né che tutte le religioni dovrebbero essere unificate, né che tutti gli esseri umani dovrebbero studiare e praticare tutte le religioni. Bensì, io sto sottolineando un importante concetto: le persone non dovrebbero considerare le religioni come contrapposte l'un l'altra o intoccabili.
Le persone devono considerare le religioni come risorse di felicità e non come la distruzione di essa.

Ogni qualvolta il nome di una religione diventa sinonimo di distruzione, ciò non accade per causa della religione o del suo fondatore, ma a causa delle persone che fraintendono il significato e l'uso della religione.

Ma come portare tutte le differenti religioni insieme negli studi e nella pratica di un singolo essere umano? Io vorrei spiegarlo qui parlando di Gandhi e della sua vita. Gandhi nacque in una famiglia Hindu e fu educato sia in Occidente sia in Oriente. Accanto ai suoi studi accademici, egli considerò la pratica religiosa come un grande compito della sua vita e studiò le differenti religioni ogni volta e dovunque ne aveva l'opportunità. Egli praticò religioni diverse appena poteva. Noi consideriamo Gandhi come un mente veramente grande e intelligente, mossa da pura conoscenza umana
Lui credeva che il valore di una religione ha fondamento sulle basilari buone qualità umane. Per valori umani intendo mente compassionevole e senso del perdono. Se qualcuno fallisce in queste qualità umane basilari, lui o lei non otterrà mai alcun beneficio da una fede religiosa.
Perciò coltivare i valori umani fondamentali è il primo dovere di una persona religiosa. Le qualità umane fondamentali sono la porta per iniziare una genuina pratica religiosa.
Allo scopo di raccogliere differenti studi religiosi in una sola vita umana, una persona dovrebbe capire i concetti delle diverse religioni e, per questo, i seguaci delle varie religioni dovrebbero incontrarsi e studiare insieme per il beneficio e la comprensione reciproci.
Questa è la principale ragione per cui promuovere il dialogo e gli incontri interreligiosi è molto importante nel mondo odierno.

Io considero la vita di Gandhi e il suo insegnamento come la migliore via e motivazione per attuare un così importante compito. A causa dell'assenza di un'apertura e di buon cuore, molte persone del mondo oggi soffrono per sentimenti di insoddisfazione, malinconia e senso di insicurezza. Così, promuovere valori umani più profondi è un insegnamento di cui oggi il mondo ha bisogno.
Inoltre, la promozione di un'armonia tra le diverse religioni è essenziale per sviluppare le umane qualità. Allo scolpo di sviluppare una reale armonia tra le differenti religioni, base di una reciproca comprensione, noi dobbiamo promuovere maggiore comunicazione e interazione tra quelle diverse religioni. Perciò oggi il dialogo interreligioso è un compito e un bisogno essenziale.

I valori umani essenziali stanno a significare che per sua natura, effettivamente ognuno ha lo stesso desiderio di felicità e stesso diritto di realizzarlo. Un'altra verità è che la felicità dipende dall'aiuto degli altri o dal loro supporto, e dalla loro gentilezza. Quindi, giacché noi siamo esseri umani in una società umana, dobbiamo vivere nello sforzo comune del reciproco beneficio. Di conseguenza, noi dobbiamo occuparci o dovremmo pensare al benessere degli altri, avere il cuore aperto e capire la realtà


Gandhi e le religioni del mondo

Consideriamo Gandhi come un uomo universale che aveva una fede costante negli immortali valori umani e denunciava tutti i tipi di barriere: geografica, razziale, culturale ecc.
Riguardo alle diverse religioni nel mondo egli credeva profondamente che: "Tutte le religioni hanno una sorgente e nessun uomo ha il diritto di dire che la sua è la migliore, o che sia la sola vera forma di credo".

L'induismo di Gandhi era una religione con una prospettiva universale. Egli si lasciò influenzare da tutte le culture, e rifiutò di ridurre la sua eredità culturale a una visione ristretta della vita e degli eventi. Gandhi credeva nella grandezza di tutte le religioni. Egli dice: "Io credo la verità fondamentale di tutte le grandi religioni del mondo". Ogni qualvolta Gandhi ne aveva l'opportunità, egli citava le sacre scritture Hindu, Islamiche e cristiane alle riunioni di preghiera. Gandhi provava a capire e adottava ogni cosa che trovava essere di valore nelle altre religioni. Lui credeva in tutti i grandi profeti e santi. Lui proclama: "Il mio induismo non è settario. Esso include tutto ciò che io so essere il meglio nell'Islamismo, nel Cristianesimo, nel Buddismo e Zoroastrismo".
Gandhi non separava mai la sua religione dal resto della sua vita. Egli dice: "Io non conosco alcuna religione a parte l'attività umana".

Gandhi era un uomo politico che regolava la sua vita politica sui dettami dei principi morali e religiosi e in base alla voce della coscienza. Thomas Matron riconosce un appropriato tributo a Gandhi, quando dice: "Per Gandhi, strano che possa sembrarci, l'azione politica deve essere la sua vera natura di religioso, nel senso che, essa doveva essere permeata dai principi di saggezza religiosa e psicologica. Separare religione e politica era agli occhi di Gandhi "follia", perché per Gandhi, la politica è fondata interamente su una religiosa interpretazione della realtà della vita e della condizione dell'uomo nel mondo".

Nella prospettiva di Gandhi "Dio" e "Verità" hanno la stessa denotazione. Perciò l'asserzione "Dio è Verità" può essere convertita semplicemente senza cadere in errore. Il significato psicologico di questa citazione è rilevante. Dopo "Crossed the Sahara of atheism", Gandhi accettò l'idea di Dio delle religioni del mondo.

Dalla vita di Gandhi, io sono sicuro che le persone che vogliono trovare la soluzione per l'armonia delle religioni del mondo, possono imparare il modo migliore per studiare, praticare e promuovere la pace del mondo e la Fratellanza Universale.


Spiritualità di Gandhi

Gli esseri umani possono differire nelle dimensioni, nei colori e nelle qualità, nei beni materiali, nei talenti e nelle disposizioni, tuttavia l’anima nascosta dietro la crosta terrena è una ed è identica per tutti gli uomini e le donne. È come un grande albero che possiede innumerevoli foglie e rami attraverso ognuno dei quali pulsa la medesima vita. Nonostante, quindi, l’universo sia pieno di infinita varietà, vi è una fondamentale unità che abbraccia ogni cosa, sottostante la diversità esterna. Dal momento che sia gli esseri umani sia gli esseri non umani appartengono ad una comune discendenza, penso che sia bene realizzare la fraternità o identità non solo tra gli esseri detti umani, ma con tutte le forme della vita. Tutta la vita è essenzialmente una e nessun essere può essere sfruttato dall’uomo per i suoi interessi.

Tutti crediamo nella Verità e quella che esiste veramente è fonte unica, spirituale, primordiale dello stesso universo. Non si tratta di un’unità che distrugge la diversità, ma di un’unità che pervade la diversità. È l’immutabile sostrato di tutti i cambiamenti. È una realtà che permea tutto, in cui ogni cosa vive, un potere misterioso dietro la molteplicità e le mutazioni nell’universo. Questo potere è la base di tutte le cose esistenti.

C’è una legge che governa e dimora in ogni cosa dell’universo. Questa legge particolare governa le diverse sfere dell’universo, che sono i differenti modi d’azione di quest’unica Legge. Questa Legge è la Verità o Dio stesso. La legge di Dio e Dio non sono cose differenti e il Dio senza forma assume forma per il suo devoto. L’uomo tenta di comprendere Dio, che trascende la parola e la ragione, dandogli nomi e forme. Vi sono tanti nomi di Dio quanti sono coloro che parlano di Dio. “Se fosse possibile per la lingua umana dare la definizione più completa di Dio, arriverei alla conclusione che per me Dio è Verità”, dice Gandhi. Lui identificava la Realtà con Dio e Dio con la Verità. Verità è il nome più adatto a Dio per lui.

Vi è un livello di conoscenza superiore dove conoscere è diventare e l’esistenza e la verità sono la stessa cosa. La Verità coincide con la Realtà e si riferisce al principio primo d’essere in tutte le cose. Niente è o esiste nella realtà eccetto la Verità. Questo è forse il motivo per cui Verità è per Gandhi il nome più importante di Dio. La Verità è sempre Soggetto e mai oggetto, cioè qualcosa di opposto e di diverso da ciò che conosce. Quindi la Verità deve essere realizzata più che conosciuta. Nel suo senso più profondo la Verità è uno stato d’essere.

La Verità assoluta non ha bisogno di prove. Essa trascende il tempo e la storia ed è al di là della percezione e della descrizione. Come il sole risplende della sua propria luce, così la Verità Assoluta risplende della sua propria luce ed è la prova di se stessa. È presupposta da tutte le realtà relative, temporali e percepibili. È alla luce della Verità ultima che verità minori possono essere comprese.

La parola Dio è stata compresa in modi diversi da persone con diversi retroterra e numerosi crimini sono stati commessi nel nome di Dio. Quindi i cosiddetti non credenti ed atei sono convinti che l’idea tradizionale di Dio è qualcosa di cui dubitare. Ma anche coloro che negano l’esistenza di Dio non negano la necessità e il potere della verità. Per rispettare questo fatto possiamo dire che la Verità è Dio, che abbraccia tutti, compresi gli atei che cercano e seguono la verità, non importa in che forma la percepiscono.

La Verità assoluta è al di là della parola e della ragione. La purezza del cuore è essenziale per la percezione della Verità. Solo un uomo che è “più umile della polvere” può vedere la Verità. Quindi la purezza di vita è essenziale per l’intuizione della Verità. La chiarezza dell’intuizione si basa sulla purezza del cuore. L’etica e la metafisica sono intimamente collegate. L’una implica e sostiene l’altra. La vita e la forma del pensiero sono una sola cosa. Questa è l’essenza della filosofia di vita e uno deve dimostrarla attraverso la propria vita.

La Verità e l’Amore sono inseparabili e si presuppongono reciprocamente. L’Amore è l’espressione della Verità nel mondo dei fenomeni. La Verità assoluta che è la somma totale di tutte le verità relative è la Realtà Ultima. Essa è una ed è al di là della comprensione umana. Tuttavia non è totalmente inconoscibile. Si rivela nella natura e nell’uomo come la legge dell’amore. Così la legge dell’amore è l’espressione mondana della Legge Suprema, la Verità. L’amore che abbraccia ogni cosa è l’espressione terrena della Realtà Ultima, l’“Unità di tutta la vita”. Amare è vivere la verità. Quindi l’amore possiede uno status metafisico che è uguale a quello della verità.

In breve, la realtà ontologica ultima: la Verità è Dio e rivela se stessa nel mondo fenomenico come la legge dell’Amore, della Pace, che diviene la legge della filosofia di vita. La Pace può essere vissuta solo dal coraggioso e da colui che non ha paura. La Verità si rivela nell’uomo come la “voce interiore”, che deve essere luce al suo cammino e guida alla sua vita. La voce della coscienza è infallibile solo quando è il risultato di una vita pura e disciplinata. Così, la verità metafisica non può essere separata dalla verità morale. Solo un cercatore onesto con un cuore puro può avere la visione della Verità. Per lui o lei Verità è Dio. La Verità è Amore e Coscienza. La Verità è etica e moralità; la Verità è mancanza di paura. La Verità è la Luce e la Vita. La Verità è Dio, Allah, Iswara, Buddha, ecc.


Conclusione

Penso che un Buddista puro possa essere allo stesso tempo un Cristiano puro, un Musulmano puro, un Induista puro, ecc... o vice versa. Quindi, per rendere la religione un sistema efficace nella nostra vita, c’è bisogno di fare delle modifiche di quando in quando alle sue interpretazioni, che dovrebbero adattarsi al mondo e alla società contemporanea.

Sia in termini di religione, sia di politica e di cultura, dovrebbe esservi un consenso tra i vari gruppi per poter trovare un terreno comune pur conservando le differenze. Cioè, nella ricerca degli interessi e degli scopi comuni, non dovrebbe essere ostacolata l’esistenza di diversi modi di pensare e di fare le cose. Allo stesso modo, i membri di una medesima famiglia possono pensare e fare le cose in modi diversi. In questo spirito, il Buddha disse: “Gli esseri senzienti hanno varie predisposizioni, ma hanno tutti il potenziale per realizzare il sentiero”.

Veramente le religioni non sono in conflitto tra loro, né vi è alcun problema con le divinità che vengono onorate. L’opposizione e il conflitto esistono solo a causa delle interpretazioni errate degli esseri umani. Quindi, quando si trova che un passaggio in una sacra scrittura è in conflitto con la pace umana, sarebbe bene dargli una nuova interpretazione.
Se gli uomini riuscissero a trovare un terreno comune rispettando le differenze, a proteggere l’ambiente spirituale e a rispettarsi e tollerarsi l’un l’altro, allora la pace potrebbe prevalere in questo nuovo secolo. Questa è l’idea che dovrebbe darci la speranza di un mondo migliore nel futuro.

Ad un livello ultimo, la creazione di pace e sicurezza nel nostro pianeta dipende da una trasformazione interiore nella vita degli individui. Come afferma la costituzione dell’Unesco: “Poiché la guerre cominciano nelle menti degli uomini, è nelle menti degli uomini che le difese della pace devono essere costruite.” Un senso di responsabilità, volto a cercare di sviluppare il nostro potenziale per la creazione di azioni positive, costituisce il nostro miglioramento personale e l’inizio di una più ampia trasformazione del pianeta.

Per me Gandhi, come anche Cristo, Gautam Buddha, Krishna e tutti gli altri avatar sono da considerarsi un’emanazione di Dio per guidare l’umanità verso il sentiero della pace e della verità nel nostro tempo. L’esempio luminoso della vita di Gandhi, maestro di pace individuale e globale per l’umanità resterà nel cuore di tutti gli esseri umani per lungo tempo e nel mondo del terzo millennio ci sarà ancora più bisogno del raggio della sua saggezza.


Preghiamo per la pace e l’armonia di tutto il genere umano.


Lama Geshe Gedun Tharchin
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Guida spirituale
ISTITUTO LAMRIM ROMA